´: VOTEM NO ESPETÁCULO DE LETÍCIA

travelling Paola
13:14

´: VOTEM NO ESPETÁCULO DE LETÍCIA

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Le due settimane di Paola in Ogliastra

Fabiana_
03:28

Capelli leggermente arruffati, vestitino semplice, occhi vispi e sorriso contagioso. E'una persona alla mano, Paola. Come un uragano è entrata nelle nostre vite, si è immersa totalmente, senza pregiudizi; con intelligente curiosità; nella realtà baunese e sarda in generale. Ha tastato il terreno per progetti futuri, ha conosciuto decine e decine di persone, ha partecipato attivamente alla vita del paese. L'incontro casuale tra Paola e Augusta, la presidente della cooperativa sociale Schema Libero, è avvenuto(casulmente?) a cala Sisine, come se ogni scena fosse stata scritta da un bravo sceneggiatore. Quell'incontro è stato l'inizio di questa avventura, che inizialmente doveva essere di una settimana, poi prolungata, perchè quando sei dentro ad un mondo che ti trascina non puoi abbandonare. Paola ha iniziato organizzando un incontro a Lanusei, nella palestra della famiglia Fadda, con un gruppo misto di persone, diversamente abili e abili; tra cui le componenti della cooperativa sociale Schema Libero. Sarebbe dovuto essere un incontro di Dance ability, ma per iniziare abbiamo fatto quella che si chiama "espressione primitiva", un espressione di danza semplice e terapeutica che ha come obbiettivo quello di migliorare la relazione con sè stessi e con gli altri. E'stata un'esperienza molto particolare. E'seguito poi un secondo incontro in cui abbiamo fatto una vera e propria lezione di Dance ability.
Nel primo fine settimana di agosto Paola ha partecipato ai festeggiamenti in onore di Sant'Antioco, organizzati da un gruppo di dieci giovani ragazzi di Baunei. Ho voluto che ci fosse per far in modo che entrasse a trecentosessanta gradi nella nostra realtà, che è fatta anche e soprattutto di queste tradizioni religiose e pagane insieme. Munita della sua inseparabile video camera ha filmato ogni momento, è entrata in contatto con la gente, senza timore, con grande apertura mentale e voglia ci capire, di comprendere. La differenza tra il suo modo di porsi, aperto, sempre proiettato oltre, strideva un po' con il nostro, molto riservato. E'stato un bel connubio!
Paola ha sruttato ogni singolo giorno, affamata di conoscenza, instancabile, si è spostata in vari paesi dell'Ogliastra, programmando un futuro spero molto vicino. In pochi giorni è diventata "una di noi", "una di famiglia".

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ERRATA CORRIGE

Fabiana_
11:16

L'associazione "campo-natura"di cui parla Enrico Tegas nel suo commento non esiste! Il campo-natura a cala Sisine è stato organizzato dalla cooperativa sociale Schema Libero e dalla società speleologica Baunese.

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Campo natura: commento di enrico tegas

le chat noir
07:11

In questo commento, vorrei parlare dei miei giorni trascorsi con l'associazione campo natura a Cala Sisine, e delle esperienze che ho fatto.

Mentre un fuoristrada ci stava portando nei parcheggi a 1 km dalla spiaggia, riguardai il dépliant del campo: alcuni mi dissero che quei giorni sarebbero stati interminabili, altri mi dissero che sarebbero stati cortissimi; bé secondo me 3 giorni erano perfetti. Comunque i miei pensieri furono interrotti da una brusca frenata..... arrivati li abbiamo mangiato,e giocato a calcio un noto sport tra noi ragazzi, dopo di che abbiamo fatto il bagno. In seguito abbiamo cenato in spiaggia, per poi andare a letto. Il primo giorno era stato una goduria; ma cose ci aspettava il secondo giorno?....Una scalata! Ma prima una “camminata” di 5 ore; come si suol dire prima il dovere poi il piacere, e con quest'ultimo grido di incoraggiamento ai miei amici ci avventurammo nel bosco. Al ritorno, ormai stremati e affamati ci buttammo nelle tende....col cavolo! Ci attendeva la scalata, una nuotata, e la cena; io ve lo descrivo con poche parole ma è stata lunga questa giornata. Ecco che ci aspettava

al varco il terzo giorno, da una parte una tristezza da una parte gioia per il fatto che la giornata era piena di attività; come prima cosa dopo che ci siamo svegliati è stato un bagno, poi la visita a una barca a vela, e dopo un bel pranzo e una partita a calcio; quella partita segnò la fine del campo, perché ci attendeva il gommone in spiaggia. Arrivati ad Arbatax ci siamo scambiati saluti poi siamo saliti ognuno nelle proprie vetture e partiti. Vorrei finire il mio commento con un piccolo accenno, da inserire nel quadrato economico: molti della mia classe non si sono iscritti per la quota un po' alta, comunque io dico sempre: le esperienze non hanno prezzo, e poi i miei compagni non mi stanno molto simpatici, quindi meglio così!!!!

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NOTIZIE DALL'OGLIASTRA

Fabiana_
14:15

Ore 18,30. Destinazione: Ulassai.

Percorrendo difficili tornanti, circondati da tanto verde e picchi calcarei, arriviamo ad Ulassai, un paese nel cuore dell'Ogliastra. Quasi sospesa, tra la terra e il cielo, scopro la vecchia stazione ferroviaria, diventata, dal 2006, il Museo di Arte Contemporanea Fondazione Stazione dell'arte. Sembra quasi di trovarsi su un set cinematografico, in un luogo NON-LUOGO, avvolto da un silenzio meditativo. L'inaugurazione del museo, ci spiegano, è avvenuta attraverso la donazione di oltre 130 opere da parte dell'artista Maria Lai, nata ad Ulassai nel 1919. Scopriamo che ogni opera d'arte è il frutto di ragionamenti, di pensieri impregnati di filosofia e psicologia, di vecchie storie, vecchie favole, incontri importanti, voglia di andare "altrove", ricerche, fantasia, sperimentazione di nuove tecniche (dovute alla crisi esistenziale che Maria Lai ha attraversato negli anni '60). Capisco che un animo artistico e aperto come il suo fosse difficile da comprendere e da cogliere, se pensiamo alla mentalità paesana di quegli anni. Tant'è che Maria si definiva "una capretta ansiosa di precipizi, che non si poteva tenere nel recinto, anche se il lupo la stava aspettando". Quì in Sardegna veniva etichettata "capretta"colei che non seguiva la retta via, in poche parole chi non si creava una famiglia. La sua carica di immaginazione, di voglia di evadere, di creare, di imparare, l'ha spinta a seguire le sue attitudini, a seguire quella che lei chiama "ANSIA D'INFINITO".
Alcuni artisti creano delle opere che sono fini a sè stesse, altri con lo scopo di provocare. Credo che Maria Lai le abbia create per farci riflettere. Questo è quello che ho percepito. Sotto ogni opera c'è una grande anima.
Domani Paola e Augusta, la presidente della cooperativa sociale SCHEMALIBERO di Baunei, andranno ad intervistarla... Speriamo rientrino con un bagaglio di cose da raccontarci...
A presto.

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Fabiana_
06:36

Ci troviamo all'interno di un vortice, come anime lasciate al caos, o esiste uno scopo, un fine prestabilito per ognuno di noi?
Non sarò di certo io a risolvere questo dubbio, ma ultimamente ho avuto dei segnali che mi indirizzano verso la seconda ipotesi, più "rassicurante"del caos. Una serie di eventi e di incontri, apparentemente casuali, mi hanno portato a conoscere una persona. Ed ecco che sotto il sole cocente della mia isola, accompagnate dal suono del maestrale, scorrono tante parole, immagini e prospettive di vita. Scopro una persona che ha il dono e il potere di fare progetti, bellissimi progetti, e può metterli in pratica. Scopro una persona che potrebbe avere una vita facile, che potrebbe guidare la vita come da un timone seduta sul divano di casa, ma che non vuole vivere passivamente. Vuole costruire, fabbricare, realizzare, coinvolgere, trascinare, aiutare. Ho conosciuto Paola!
Presto darò notizie dall'Ogliastra...

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Assumiamoli!

le chat noir
04:28

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